COLORAZIONI RICONOSCIUTE DALLO STANDARD ITALIANO
BIANCA
Il bianco deve essere puro; solo nel gallo si possono tollerare riflessi giallastri nella mantellina e nelle lanceolate della groppa. Presumo si tratti di bianco recessivo “c”: agisce sia sul nero che sul rosso e, nell’incrocio con altro colore, sarà pertanto possibile ottenere soggetti bianchi solo in F2. Tarsi gialli.
Ricordiamo che incrociando, ad esempio, nero – in cui, in ragione della forte melanizzazione è tollerata una leggera velatura scura sui tarsi – x bianco recessivo (c), in F2 si otterranno animali con piumaggio bianco, ma non agendo “c” sul colore dei tarsi, laddove il nero utilizzato abbia la predetta caratteristica, anche la prole bianca, presenterà con ogni probabilità tarsi troppo scuri.
NERA
Il nero è richiesto brillante e con riflessi verdi ma dato che la stragrande maggioranza delle colorazioni Serama è costruita su una base frumento (di per sé caratterizzata di una scarsa disponibilità di pigmentazione nera), sulla quale lavorano geni ulteriori, qualche piuma oro o argento nella mantellina del gallo sono da tollerare senza tuttavia esagerare.
Tollerabile anche qualche leggero riflesso violaceo.
Tarsi gialli; una leggera velatura scura non costituisce difetto.
BLU
La tonalità del colore potrà essere più o meno intensa e l’orlatura potrà essere più o meno presente.
Nel gallo, per le ragioni esposte in merito alla colorazione nera, tracce oro o argento sono tollerate.
Tarsi gialli, sfumature scure tollerate.
Il gene Bl, ove eterozigote (Bl/bl), diluisce il pigmento nero in un grigio ardesia più o meno intenso denominato “blu”.
In ragione del carattere non puro di questa colorazione (eterozigote) ottenere un blu omogeneo e di giusta intensità non è sempre facile.
BRONZATA
Quelle che noi chiamiamo “Bronzate” hanno una tonalità bruna con forti riflessi bronzei, il più uniforme possibile, non comparabili al cioccolato propriamente detto.
Tarsi gialli, sfumature scure tollerate.
NERA PICCHIETTATA BIANCO
Il colore di fondo deve essere nero intenso con riflessi verdi (valgono al riguardo le considerazioni sopra espresse in merito al colore nero). Nella mantellina del gallo tracce oro o argento sono da tollerare. Ovviamente non è possibile attendersi un disegno regolare come nella razza Ancona: la picchiettatura è difatti molto più grossolana, al punto che sono tollerate piume interamente bianche sia nella coda che nelle remiganti.
Il disegno tende ad aumentare con l’età del soggetto: sarebbe bene tenerne conto in sede di giudizio.
Tarsi gialli con leggera velatura scura sono da tollerare.
Il gene “mo” genera una depigmentazione dell’apice dalle piume ed è considerato recessivo nella letteratura di settore, anche se nella pratica ciò non è sempre vero; non è difatti raro che la picchiettatura possa emergere, anche in F1 eterozigoti per il gene. I “portatori” eterozigoti possono a volte essere identificati dalla presenza di macchie bianche sulla nuca e nelle remiganti, anche se non si tratta di una regola assoluta.
BLU PICCHIETTATO BIANCO
Stesso discorso fatto per il nero picchiettato, tranne per il fatto che il colore di fondo è diluito dal blu (Bl/bl)
BRONZATA PICHIETTATA BIANCO
Stesso discorso tranne per il fatto che il colore di fondo è cioccolato (choc/choc oppure I^D/i^d, Dun).
DORATA FRUMENTO
Nel gallo la mantellina e la groppa sono di una tonalità bruno dorata che si schiarisce verso la base della mantellina senza presenza di fiamme nere. Il dorso e le piccole copritrici delle ali sono bruno castagna. Il triangolo dell’ala è bruno. Il resto del piumaggio, fianchi, petto e coda sono nero intenso a forti riflessi verdi.
Nella gallina il colore frumento varia d’intensità a seconda delle parti: bruno dorato intenso nella mantellina e color frumento chiaro nel petto fino al ventre.
Attenzione l’assenza delle fiamme è caratteristica importante perché distingue il gallo dalle altre colorazioni in cui il fenotipo, tranne che per questa caratteristica, è del tutto simile: Collo Oro (e+) e Perniciata (eb).
ARGENTATA FRUMENTO
Lo standard che noi abbiamo non è propriamente quello dell’Argentata Frumento, in quanto le tonalità che si richiedono nel gallo non sono quelle tipiche di questa colorazione. Direi pertanto di usare grande tolleranza, almeno in questa razza, e rimandare la decisione a quando i soggetti avranno avuto una più appropriata selezione. Sulla base eWh, frumento, l’allele mutante “S” agisce solo sulla feomelanina espressa dal gene sesso legato selvatico s+ , pertanto nel gallo petto, ventre, fianchi e coda resteranno neri, il mantello sarà bianco-argento; spalle e triangolo dell’ala bianchi, separati da fasce nere. Nel piumaggio del maschio non ci sono tracce di pigmentazione bruna Essendo i geni s+ e la sua variante allelica S legati al sesso, la gallina ne possiede uno solo: nell’argentata frumento essa è dunque “S/-”; in ragione del rosso autosomico abbondante nei polli frumento eWh, resta tuttavia leggermente colorata di pigmento salmone.
La femmina sarà frumento chiaro sul dorso e sulle copritrici delle ali e frumento appena più intenso sulle parti inferiori; anche nella coda il colore frumento è più sostenuto.
BRONZATA FRUMENTO
Come la varietà “Frumento” ma tutte le parti nere sono sostituite da bruno a riflessi bronzati.
ARGENTATA FRUMENTO BRONZATA
Come la varietà “Argentata Frumento” ma tutte le parti nere sono sostituite da bruno a riflessi bronzati.
DORATA FRUMENTO PICCHIETTATA BIANCO
Come la Dorata Frumento, ma all’estremità delle piume è presente una perla bianca come per la
Nera Picchiettata Bianco.
DORATA FRUMENTO CHIARA PICCHIETTATA BIANCO
Gallo: come la varietà Dorata Frumento Picchiettata Bianco ad eccezione della mantellina e della groppa che sono arancio brillante.
Gallina Come la varietà Dorata Frumento Picchiettata Bianco ma il colore di fondo è giallastro chiaro possibilmente omogeneo.
ARGENTATA FRUMENTOPICCHIETTATA BIANCO
Qui vale il discorso fatto sopra per l’Argentata Frumento. Il disegno sarà lo stesso delle altre picchiettate.
BRONZATA FRUMENTO PICCHIETTATA BIANCO
Come la varietà Dorata Frumento Picchiettata Bianco, ma tutte le parti nere saranno sostituite da bruno intenso a riflessi bronzati.
FULVA A CODA NERA
Il colore di fondo è fulvo in quanto Co e Db restringono tutto il nero nella coda e nelle remiganti. Non sono presenti diluitori: per questo nel gallo è presente un forte contrasto fra le spalle, dorso e lanceolate.
ROSSA A CODA NERA
Nel gallo il disegno è come nella Fulva a coda nera, solo che il colore di fondo è bruno/rosso, con tonalità il più omogenea possibile. In Italia al momento sono riconosciute 17 colorazioni, mentre nello standard europeo sono 24. Qui di seguito le colorazioni ancora mancanti:
Frumento Crema
In U.S.A. la Crema Frumento è chiamata “Butterscotch”!
Oro a Coda Bronzata
Oro a Coda Bronzata Orlata
Oro a Coda Bronzata Mantellina Argento
Oro a Coda Bronzata mantellina Argento Orlata
Oro a Coda Bronzata Mantellina Argento a Doppia Orlatura
Argento a Coda Bronzata Orlata
Mentre scrivo vengo a conoscenza che è stato richiesto al CTS il riconoscimento delle colorazioni sopra riportate.
Giudizio
Il Paese di origine, la Malesia, non ha uno standard come noi lo intendiamo, sappiamo però che esistono diverse tipologie, con tanto di denominazione, con caratteristiche diverse l’una dall’altra. Come già visto all’inizio dell’articolo, alcuni soggetti, reputati i migliori, assumono una posizione estrema, innaturale e controproducente per la riproduzione.
Anche in Europa esistono diverse opinioni sul giudizio della Serama.
Alcuni optano per un giudizio molto particolare, diverso da quello a cui noi siamo abituati, basatosì sulla posizione e sulla mole, ma soprattutto sul carattere e sulla sua domesticità. Il soggetto viene valutato fuori dalla gabbia: deve pertanto mostrarsi tranquillo ma non basta, perché se un soggetto becca la mano del giudice o vola per almeno due volte giù dal tavolo, verrà squalificato. Colore e disegno, in questo caso, non influenzeranno minimamente il predicato.
Sebbene nel nostro ambito le regole di giudizio siano diverse, laddove il giudice lo ritenga opportuno, potrà osservare il soggetto fuori dalla gabbia, per meglio poterne valutare posizione e caratteristiche caratteriali. In ragione del fatto che la Serama è una razza piuttosto recente ed ancora relativamente poco diffusa, nel giudizio sarà necessario essere parecchio tolleranti riguardo a colore e disegno.
Leggere differenze rispetto alle richieste dello standard, sono tollerabili ma, ovviamente, è opportuno evitare ogni esagerazione. Lo scopo è quello di mirare a selezionare soggetti sempre più vicini all’ideale richiesto; per questo i giudici dovrebbero diventare gradualmente più esigenti, di pari passo con il progressivo miglioramento degli animali esposti.
a cura di Fabrizio Focardi
Bibliografia
Le Serama di Jean-Claude Périquet & Andy Verelst
The Serama Colours di Sigrid van Dort